RIMETTIAMO INSIEME I PEZZI
I fatti: nel comune di Maserada(TV), il comune ed ENCI raggiungono un accordo per la realizzazione (già in atto), all’interno del parco Parabae, di una struttura di 27.000 mq, al cui interno è previsto un circuito ad ovale il cui percorso è tra i 350 ed i 400 mt, con un fondo in sabbia. Durata della concessione 15 anni che prevede un affitto di 4.000€ l’anno.
Costo della struttura 160.000€. La realizzazione è fatta da ENCI Servizi (società controllata al 100% da ENCI).
E cosa ci fanno lì dentro? Racing! Ci fanno gare regolamentate: i cani avranno pettorine numerate e museruola. La pista sarà dotata di box di partenza e fotofinish. E chi vigilera’ sulla correttezza delle gare? ENCI, mediante un regolamento articolato e la presenza di veterinari. Insomma chi deve vigilare e chi ha investito (un investimento deve portare profitto) sono la stessa cosa! Un palese conflitto di interessi!
Fin qui i fatti, ineluttabili ed incontestabili.
Per chi se lo stia chiedendo, si, è a tutti gli effetti um cinodromo.
Ma sono permessi in Italia? L’ultimo è stato chiuso vent’anni fa.
Ad oggi la legge vieta le corse commerciali, ossia quelle gare che prevedono guadagni diretti (premi o scommesse) ma consente le corse amatoriali (che non prevedono guadagni). Quel circuito, ahimè, è legale, perché dichiara di praticare uno sport amatoriale.
E quindi perché tanto casino? Voi in un circuito con fotofinish e box di partenza ci vedete qualcosa di amatoriale? Sono già state fissate a calendario 2 gare in quella struttura. Una nazionale ed una internazionale. Voi in gare internazionali o nazionali ci vedete qualcosa di amatoriale?
Per me amatoriale significa 20 amici che si trovano la domenica mattina e vanno in un campetto a giocare a pallone.
Amatoriale è una persona che prende un levriero, nel week end, va in un campo e magari gli fa rincorrere anche una preda meccanica (ma anche qui parliamone). Ma una gara regolamentata in un cinodromo non ha nulla di amatoriale!!
E poi c’è tutto il resto: per un levriero correre in un circuito ovale non è assolutamente naturale, anzi è pericoloso. Pensate che nel regolamento ENCI, è prevista sul campo la presenza di un veterinario, che, tra le altre cose, sia pronto ad intervenire in caso di fratture, ferite o collasso cardiocircolatorio. Secondo voi perché l’hanno previsto? Nel regolamento è previsto un controllo antidoping. Perché lo hanno previsto? Sui social è pieno di filmati dove si vedono infortuni gravi e gravissimi durante queste gare.
Per chi dice che i levrieri amano correre, si è assolutamente vero, ma non in un circuito!
IL LEVRIERO AMA CORRERE, NON GAREGGIARE! E c’è una profonda differenza.
Chi dice che il levriero è un cane da corsa sbaglia! Il levriero è un cane da caccia, le cui capacità fisiche lo rendono velocissimo, ma finalizzate alla caccia. L’UOMO LO HA TRASFORMATO IN UN CORRIDORE.
Portare il cane a gareggiare in un circuito del genere, non appaga il cane, ma la gloria personale e la vanità del padrone. Il cane ti chiede di divertirsi, esplorare, socializzare, correre. Ma non ti chiede di correre in un circuito. Non ti chiede di arrivare prima rispetto ad un altro cane. È il padrone che vuole tutto questo.
E tutto questo si trasforma in rischi elevatissimi. Innalzare il livello di competizione, comporta avvicinare persone che nel nome della propria gloria saranno disposte a tutto pur di vincere. Per un allevatore possedere cani campioni di quella disciplina comporta un guadagno superiore. E poi personaggi che in tutto questo ci vedranno business. Non ci saranno ovviamente scommesse alla Snai, ma magari in qualche angolo del cinodromo…
Gira un bel video dove molti praticanti del coursing dichiarano di praticare quello sport con immagini bellissime dei loro cani che corrono: beh non è quello che accadrà a Maserada! Li gareggeranno. E correranno dei rischi!
A quanti ci chiedono perché ci siamo svegliati adesso, beh la risposta è che erano vent’anni che in Italia non si vedevano strutture del genere. Erano vent’anni che non si tentava di innalzare il livello competitivo come si vuol fare ora. Il tutto sotto le MENTITE SPOGLIE di uno sport amatoriale che NULLA HA DI AMATORIALE.
In definitiva, i rischi sono tantissimi, il benessere del cane con questa struttura viene messo in discussione.
Ecco perché si chiede di non realizzare questo cinodromo.
Oggi si sono schierate alcune associazioni di levrieri Rescue (poche che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia) OIPA, ENPA, LAV, LEGAMBIENTE e NAC (Plataforma no a la caza): non proprio 4 invasati animalisti.
Insomma, se quanto sopra vi ha fatto venire più di un dubbio questa è la petizione che potete firmare https://chng.it/dFSmv6Tm
Prevenire è meglio che curare!
Nicola Panarelli
Un levriero per la vita