BYRON IL CANE PERFETTO
A volte le storie vissute valgono più di qualsiasi altra cosa.
Per cui eccovi una storia Vera, quella di Marzia e del suo Byron…
Da leggere tutto d’un fiato, e perché no, magari ritrovarsi anche in qualche passaggio.
“Ho sempre promesso ai miei figli, che quando avremmo avuto una casa con un bel giardino avremmo adottato un cane magari un bel cecoslovacco che avrebbe fatto anche la guardia; a marzo 2017 abbiamo acquistato casa con giardino, nell’ottobre 2020 ci siamo trasferiti. A luglio del 2020, tutto cambia, ho conosciuto Emma, un galgo spagnolo rescue, cane della mia amica Cristiana che inizia a decantarmi lodi, pregi e la triste storia dei levrieri spagnoli. Ecco da luglio 2020 ho iniziato a pensare che quello era e sarebbe stato il mio cane, un levriero (ma poi un levriero chi l’aveva mai preso in considerazione non è un cane a cui uno pensa subito; ma oramai avevo deciso!).
Dopo mille giri, ho contattato Maria Grazia de “Un levriero per la vita” che mi propone una serie di foto, io chiedo una femmina, lei mi propone dei maschi, e mi invia delle foto……ed ecco Lui! Io scelgo Lui, Lucas nato circa il 16 febbraio 2016, 70 cm al garrese, bello come il sole! La perfezione fatta cane! Una statua, un bronzo!!
Chiamo mio marito, invio i documenti che servono ed è fatta!!!
Oddio cos’ho fatto!! Eccoli i mille dubbi, io che lavoro full-time, io che sono maniacale nelle pulizie, io che ho speso energie e soldi per una nuova casa….cos’ho fatto!! Un cane, un cane diverso dagli altri, un rescue adulto, un cane che vive in casa (nella mia nuova casa, che sale sui divani, sui letti…i miei letti….io che sono maniacale delle pulizie!!!) Oddio mille dubbi, mille paure….
Immersa nelle mie paure ed agitazione, i giorni diventano settimane, le settimane mesi…ecco domani è il 28 novembre 2020, punto di ritrovo a Vicenza, piena ondata covid,( non si possono lasciare le regioni), siamo all’arrivo, non ci sono i responsabili di “ un levriero per la vita”, l’agitazione era alle stelle.
Arriva il furgone, eccolo, fanno scendere i “nuovi arrivati” ad uno ad uno , eccoci ci hanno chiamati! Lucas! Tocca a noi!.. Stupore all’arrivo, il magnifico levriero visto in foto, scende dal furgone che sembra piccolissimo, tutto un po’ accucciato…sembrava uno scricciolo, la pettorina stretta al massimo gli stava larga.
Lo carichiamo in auto con mille raccomandazioni di tenerlo legato, perché come troverà la porta aperta (ci dicono) tenterà la fuga, arriviamo a Verona, apriamo l’auto e lui schizza fuori, un missile, che inizia a piangere dal dolore per lo strattone ricevuto dalla cintura di sicurezza che lo tratteneva.
Ok è fatta, facciamo per salire quei 6 gradini per entrare in casa e lui si pianta!! Non vuole sapere di salire i gradini, insomma, un bambino di 2 anni li sa fare….ma lui, Lucas, i gradini non li ha mai visti! Mio marito lo carica in braccio e lo adagia nella sua cuccia in casa, in un angolino da cui non si muoverà per 2 giorni, se non per fare i bisogni in giardino ( con pettorina, martingala e guinzaglio).
Riunione di famiglia delibera che: vita nuova, nome nuovo! Lucas d’ora in poi sarà Byron, Lord Byron!
Ci siamo, usciamo, facciamo una bella passeggiata (io mi immaginavo un gioco da ragazzi!), si certo, i primi 10 giorni li abbiamo fatti solo lungo la vietta chiusa e sterrata di casa, si bloccava solo all’avvicinarsi della strada principale, smuovi tu 20kg che usa tutta la sua massa muscolare per non muoversi. Poi piano piano 10 mt in più abbiamo iniziato a fare le nostre passeggiate, quelle dei film?!, no!! Come Byron vedeva un sacco della spazzatura o una persona che sbucava da un vialetto, faceva dei salti e io prendevo di quegli strattoni da non credere, alla fine abbiamo raggiunto la casa dei nonni.
Ora facciamo lunghe passeggiate, ovunque, non gradisce ancora luoghi troppo affollati e teme i botti, purtroppo il periodo attorno al Capodanno per lui è un trauma, non vorrebbe uscire e come sente uno sparo inizia a tirare come “un mulo”, io a stento riesco a tenerlo.
Byron, non abbaia quasi mai, ma lo fa solo con chi è (secondo la sua scala gerarchica) dopo di lui: Io (mamma Marzia) a seguire: mio marito, Byron, Gioele, Anna allo stesso livello dei due gatti, chiunque si trovi sotto di lui, egli si sente in diritto di sgridarli e fanno qualcosa che non lo aggrada….
Con i gatti, arrivati entrambi dopo di lui, non ha grossi problemi, ma ha messo in chiaro subito la gerarchia, che, vi dirò, loro hanno ben capito!
Lui resta in casa da solo dalle 8.30 alle 13, poi arriva Anna (mia figlia più grande), giretto pipì, poi altra uscita in giardino alle 16 rientro io, cambio scarpe e via con la passeggiata lunga, dai nonni, con altre amiche con i loro quadrupedi, Laura con Artù un magnifico Cocker nero, o Federica con una bellissima Mia pastore Maremmano.
Le vacanze, lui è sempre con noi, montagna, spiaggia, lago, barca, ristorante e parrucchiere lui è sempre con noi!! E’ più facile che lasci a casa uno dei figli che Byron.
In famiglia ha preso il nomignolo di Bibone, ha le sue abitudini: al mattino viene da me a prendere 3 biscotti (senza zucchero, la mamma è sempre a dieta), la sera i pezzi di prosciutto dal papà; durante la passeggiata lunga si va dai nonni (che un tempo dicevano NO cani!!) a fare merenda!!
La cosa che più mi emoziona è vedere la sua felicità quando rientriamo a casa, sia dal rientro giornaliero dalla passeggiata sia al rientro da un lungo viaggio, lui quando arrivava davanti alla porta è come se mi dicesse “Dai mamma, muoviti! Aprimi la porta di casa mia! Io ho una casa!! La mia Casa!”
Oramai quel cagnolino impaurito, piccolo, piccolo, non c’è più, ora c’è Lord Byron la perfezione fatta canina.”
Grazie Marzia
Buona Vita Byron
Ps: in foto, ovviamente Byron