Lo Stallo
LO STALLO
Chissà quante volte avete sentito appelli inerenti richieste di stallo. Ma che cos’è uno stallo?
Riducendolo ai minimi termini, fare uno stallo significa ospitare un cane (ma accade anche con i gatti) per un determinato periodo.
E perché mai dovrei ospitare un cane solo per un certo periodo? Normalmente questo accade perché il cane non può più stare dove vive abitualmente, ed in attesa che qualcuno lo adotti, viene appunto ospitato da un volontario. I motivi sono i più svariati. Lo stallo però rimane l’ultima spiaggia, poiché per il cane rappresenta comunque un piccolo o grande trauma.
Gli stalli peggiori sono quelli che riguardano cani restituiti. Non so se avete mai visto un cane nel momento in cui viene stallato perché rifiutato. È veramente un colpo al cuore. Vederlo smarrito, impaurito, guardarsi intorno senza capire perché, senza capire cosa sta succedendo, e poi realizzare che quella persona a cui si stava affezionando non tornerà più.
Stallare un cane non è da tutti. Spesso il cane è traumatizzato, è un trovatello, o chissà cosa. E spesso lo stallo diventa un’adozione. Semplicemente perché con quel cane che stai “ospitando” instauri un rapporto, e staccarsi non è per nulla facile. Ma per fortuna ci sono queste persone, che con la loro disponibilità, con il loro mettersi in gioco hanno salvato tante situazioni, hanno salvato tanti cani.
Ogni tanto qualcuno ci chiede se può stallare il cane per prova, per capire se il cane è adatto a lui. Ecco, queste sono persone che non hanno capito niente, che non hanno idea di cosa voglia dire adottare. Il cane non è un pacco postale, e lo stallo non è un periodo di prova. Lo stallo è la soluzione ad una situazione di emergenza.
È aberrante pensare che si possa prendere il cane, stallarlo per qualche giorno, e se poi non va bene me ne disfo. Anche se non sono fisiche, anche queste sono forme di violenza.
Nel mondo ideale “il cane è per sempre” ma non viviamo nel mondo ideale, non esiste giorno dove qualcuno non ce lo ricordi.
Nicola Panarelli
Associazione “Un levriero per la vita”